Controindicazioni del tè nero
Effetti indesiderati del tè nero
Il tè nero, come tutti i tipi di tè, proviene dalla stessa pianta, la Camellia Sinensis. Possiede anche, come i suoi "fratelli", lo stesso tipo di controindicazioni. Anche se non sono molte, vale comunque la pena di tenerle in considerazione.
Il tè nero è forse uno dei più consumati a livello mondiale. Ma, come le altre varietà di tè (alla fin fine provengono tutte dalla stessa pianta), anche questa presenta alcune controindicazioni che bisogna considerare. Vuoi conoscerle? Basta leggere questo articolo.
Ecco le principali controindicazioni del tè nero:
- Effetti sull'assorbimento del ferro nei cibi: I tannini del tè nero possono provocare problemi nell'assorbimento del ferro che proviene dai cibi. Per evitare questo problema, basta consumarlo almeno un'ora prima o un'ora dopo i pasti.
- Presenza della teina: Come tutti i derivati della pianta del tè (Camellio Sinensis), il tè nero possiede teina, una sostanza stimolante dello stesso genere della caffeina. Per questo non è raccomandata per gli ipertesi, persone sensibili a tale sostanza, e alle donne in gravidanza.
- Effetto demineralizzante: Anche se non è molto frequente che accada, il tè nero è diuretico. Questo può provocare una diminuzione dei livelli di sodio e potassio nell'organismo. Questo caso è stato raccontato da un'utente della pagina e che puoi vedere cliccando sul link all'inizio del paragrafo.
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