Il tè verde sembra riduca l'effetto di un medicinale contro l'ipertensione
Se già era poco indicato, ora lo è ancora meno
Se già si sapeva che gli ipertesi non dovrebbero consumare tè verde, chi prende il nadolol ancora meno. Secondo uno studio recente, l'efficacia di questo medicinale diminuirebbe frasticamente in chi prende il tè.
Era già noto che il consumo di tè verde tra chi soffre d'ipertensione non è l'ideale. Il contenuto di caffeina di questo infuso, anche se basso, non è meno dannoso per chi soffre di pressione alta, perché è uno stimolante alcaloide che non ha un effetto positivo su di essa. Ma, grazie ad un recente studio realizzato tra vari centri di ricerca, ora sembra sia peggiore.
Secondo una ricerca condotta in Germania, Giappone e Italia, il consumo di tè verde potrebbe essere dannoso per gli ipertesi che assumono un medicinale chiamato nadolol, molto popolare tra chi soffre di pressione arteriosa elevata.
Questa ricerca ha diviso i volontari, consumatori di 30 mg di nadolol in due gruppi. Uno consumerà solo acqua. L'altro, aggiungerà almeno tre tazze di tè verde al giorno. Il risultato è stato sorprendente: chi ha bevuto l'infuso ha subito una diminuzione del 76% del livello di questo medicinale nel sangue, cosa da tenere in considerazione.
"Chi assume nadolol e tè verde dovrebbe stare attento alla potenziale interazione di questo medicinale con l'infuso e consultare uno specialista", ha segnalato il dottor Gregg Fonarow, che ha revisionato la ricerca ed è il portavoce dell'American Heart Association.
Quindi, se soffri di pressione alta, consumi nadolol e anche tè verde, dovresti pensare di smettere. Già di per sé, come già detto, il tè verde non è una bevanda ideale per chi soffre di pressione alta, quindi sarebbe meglio consumare altre alternative senza caffeina, come il rooibos, ad esempio.
Scrivi il tuo commento in "Il tè verde sembra riduca l'effetto di un medicinale contro l'ipertensione"